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Il Melone di Pachino è coltivato nell’intero territorio dei comuni di Pachino e Portopalo di Capo Passero e parte del territorio di Noto, raggiungendo anche il territorio di Ispica, in provincia di Ragusa.

Appartiene al gruppo "reticolatus", a cui fanno capo meloni caratterizzati da una retatura, talora anche molto vistosa ed è una varietà del melone Cantalupo; coltivato in serra o in tunnel, il Melone Pachino viene prodotto dal mese di maggio a fine luglio. Ha tre tipologie di frutto con buccia liscia, retata e retata tipo “long life”, con forma ovale o tonda.

Dalla polpa color arancio che sfuma nella tinta salmone, il Melone Pachino si distingue per il sapore molto dolce e per la polpa estremamente croccante. Ha caratteristiche organolettiche fortemente determinate dai singolari fattori ambientali presenti nel territorio Sud orientale della Sicilia.

La sua naturale succosità, la dolcezza, il profumo, lo rendono adatto alla preparazione di svariati piatti, dagli antipasti ai dessert, belli da vedere ed ottimi da gustare. Unito al prosciutto crudo costituisce un rapidissimo e gustosissimo antipasto.

La reputazione del prodotto inizia alla fine degli anni ’60, nel comprensorio dell’IGP Melone di Pachino, come valida alternativa al pomodoro coltivato in serra che si era già affermato ed alla viticoltura che, indirizzata alla produzione di uva da vino di forte gradazione, non trovava più spazi sui mercati. Negli anni 70 venne fondata la prima Associazione di produttori “Marina Marza” finalizzata alla coltivazione del melone. Dalla seconda metà degli anni 70 si assiste alla nascita di altre forme associative che iniziano a commercializzare il prodotto con la precisa indicazione della zona di origine contribuendo alla sua reputazione che ancora oggi rimane intatta.

Ma sono soprattutto i fattori pedoclimatici a rendere così particolare ed unico questo prodotto: i terreni sono quelli delle terre rosse mediterranee e sabbiose delle zone costiere, calcaree e basaltiche dell’immediato entroterra; il clima tipicamente mediterraneo con estati calde e siccitose ed inverni miti con temperature che raramente scendono sotto i 5°C ; le precipitazioni costituite da limitati eventi piovosi concentrati nel periodo autunno inverno, ma soprattutto la luminosità peculiare dell’area.

La quantità della radiazione solare annua risulta infatti la più elevata d’Europa ed è quella che conferisce di più al prodotto la caratteristica del sapore estremamente dolce e della polpa estremamente croccante. L’acqua utilizzata per l’irrigazione da pozzi freatici aziendali e contiene una elevata concentrazione di sali disciolti determinante peri i caratteri organolettici dei frutti. I produttori da sempre riescono a coniugare questi fattori pedoclimatici stimolando la qualità a scapito della quantità usando tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale e favorendo la maturazione con l’ausilio delle api.

I luoghi

Melone Pachino IGP

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