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L'Etna: da Catania a Zafferano Etnea e Giardini-Naxos

Il naturale punto di partenza è Catania. Alla quota di m 350 è il paese di San Giovanni la Punta. A Trecastagni la bella chiesa Madre rinascimentale è probabilmente opera di Antonello Gagini e sta su un belvedere. Più in alto è Pedara. A Nicolosi ha sede l'ufficio prenotazione guide per l'ascensione al vulcano (necessaria per gruppi). La strada prosegue costeggiando il piede dei Monti Rossi, uno dei maggiori coni secondari, poi per lave, il bosco della Ferrandina e la pineta di Serra la Nave e giunge al piazzale di sosta delle auto a m 1881 slm.
La vista è stupenda sul pendio della montagna e il mare.  Sopra il piazzale è il Rifugio Albergo Sapienza m 1910. Una cabinovia dal rifugio sale a quota 2600 circa; di qui un servizio di automezzi speciali (circa ore 2.30 tra andata e ritorno) si avvicina all'orlo del cratere.
Sempre dal rifugio Sapienza escursioni notturne per lo spettacolo del levar del sole (partenza ore 2.30-3 am). Proseguendo dal piazzale di sosta delle auto, si passa la sella dei Monti Silvestri e si è a Zafferana Etnea m 574, in bella posizione sul versante ionico del monte tra orti e frutteti,  Più oltre, passato Milo, da Fornazzo si torna a salire per la foresta della Cubania al Rifugio Citelli m 1741, dal quale passando in vicinanza del Rifugio Conti m 1589 (che si può raggiungere), per la strada Mareneve si discende attraverso la pineta a Linguaglossa.
Si abbandona ora l'Etna e tra dolci colline a noccioleti e vigneti si arriva a Castiglione di Sicilia m 621, antico paese dalle chiese seicentesche che, da un contrafforte roccioso, domina la valle dell'Alcantara. Da Francavilla di Sicilia, in una conca di ortaglie e aranceti, si prosegue verso il mare.  A un certo punto della SS 185, dal piazzale-parcheggio si può scendere al greto sassoso (si consigliano costume da bagno e scarpe di gomma) della gola dell'Alcantara, scavata dal fiume negli strati lavici a ridosso dell'Etna. È un emozionante spettacolo di acque bianche di spume fra precipiti strette pareti di basalti a strati colorati e bizzarramente contorti. Il punto terminale dell'itinerario è poco oltre, al mare di Giardini-Naxos.
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