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Le ricette

La Vastedda cu’ sammucu

Ingredienti

1 kg. farina
8 uova
400 gr. tuma
200 gr. salame
15 gr. lievito di birra
sale
latte qb
fiori di sambuco freschi o essiccati

Preparazione

Fate un impasto morbido con farina, lievito, uova, un pizzico di sale e un po’ di latte. Aspettate che il composto lieviti  per 40-50 minuti circa. Affettate quindi la tuma. Appena lievitata la pasta, imburrate una teglia e stendetevi metà dell’impasto; farcite con la tuma, il salame, e una manciata di fiori di sambuco, e ricoprite con l’altra metà dell’impasto. Cospargete con altri fiori di sambuco, lasciate riposare per circa 30 minuti a temperatura ambiente. Infornare a 200° per circa 30 minuti, fino a doratura dell’impasto.
Servite caldo.
Vastedda cu sammucu
La Vastedda cu' sammucu è una focaccia farcita, aromatizzata con i fiori di sambuco ed è un prodotto alimentare tipico siciliano, tanto da essere inserita nella lista PAT del Ministero dell'Agricoltura. Dei prodotti tipici ce ne occupiamo generalmente nella sezione Cose di Sicilia, ma in questo caso sembra più opportuno parlarne qui.

Con il termine vastedda indichiamo, in questo caso, una foccacia rotondeggiante tipicamente usata come panino per preparare il pane ca meusa; il suo nome deriva dal francese antico gastl o meglio dal normanno guastel o wastel . La vastedda, il pane, condivide il nome con due formaggi molto conosciuti la Vastedda della valle del Belice D.O.P. e la Vastedda palermitana; in questo caso il termine vastedda viene usato per indicare la somiglianza in forma e dimensioni con la nostra focaccia.

Tornando alla focaccia, la ricetta della vastedda cu sammucu è tipica della città di Troina, dove ogni anno si tiene una sagra che la celebra. È una pietanza legata a quella gastronomia rituale di cui spesso abbiamo parlato e a cui sono legate tante ricette, in particolare a Troina viene offerta durante i festeggiamenti del santo patrono: San Silvestro; ciclo di festeggiamenti che sotto il nome di "Festino di San Silvestro" coprono ben tre settimane dalle due ultime domeniche di maggio ai primi giorni di Giugno e che hanno il loro fulcro nella "festa dei Rami" e nella "festa d'a ddarata".

La vastedda cu' sammucu viene anche detta «‘nfigghiulata» (ripiena di figli, incinta, insomma ripiena) perché viene abbondantemente farcita con pezzi di salame e tuma fresca di latte vaccino leggermente inacidita, insaporita con dadini di pancetta, ciò che la caratterizza però è l'uso aromatico dei fiori dell’albero del «sambuco», fiori che vengono raccolti proprio nei primi di Maggio, a ridosso del Festino di San Lorenzo.
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