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Olio extra vergine di oliva D.O.P. Monti Iblei

I luoghi

L’olio extravergine di oliva "Monti Iblei” D.O.P., accompagnata obbligatoriamente da una delle seguenti menzioni geografiche: "Monte Lauro", "Val d'Anapo", "Val Tellaro", "Frigintini", "Gulfi", "Valle dell'Irminio", "Calatino", "Trigona-Pancali", è riservata all’olio la cui area di produzione coincide interamente con il massiccio dei Monti Iblei e che comprende le province di Siracusa, Ragusa e Catania. Qui a estese aree pianeggianti, si alternano altopiani di rocce calcaree risalenti al Miocene (tranne che nella zona del "Calatino" dove i terreni hanno origine silicea con venature di vulcaniti), solcati e scavati dall’acqua che ha creato ampie incisioni più o meno profonde, con andamento tortuoso: le "Cave”.

L'olio extravergine di oliva Monti Iblei è prodotto da olive sane, raccolte dal 20 settembre al 15 gennaio in ogni campagna olearia. La zona del massiccio dei Monti Iblei è sottoposta a particolari escursioni termiche tra le ore diurne e notturne, che risultano particolarmente importanti per esaltare le caratteristiche peculiari della produzione agricola e dell’olivicoltura in particolare. In oliveti situati ad un’altitudine compresa tra 80 e 700 metri s.l.m. vengono coltivate le varietà Tonda Iblea, Moresca, Nocellara Etnea o Verdese, Biancolilla e Zaituna.

La moresca dà un olio molto equilibrato, dal colore giallo-verde, che si caratterizza per un fruttato medio o leggero. All’assaggio conferma i toni erbacei, poco amaro, con retrogusto di carciofo variamente marcato e un equilibrato piccante, ideale per completare i sapori delicati di pesce, carni bianche, minestre di fave, lenticchie e ceci e verdure grigliate.

La tonda iblea dà oli fruttati medio-intensi, con sicura percezione di piccante sull’amaro. Il sentore caratteristico della varietà è il pomodoro verde e la foglia di pomodoro. Dal carattere spiccato è ottimo su insalate, arrosti, minestre e zuppe.

La verdese produce oli dal fruttato medio, con leggere sensazioni di erba fresca riconducibile all’oliva verde, dal sapore lievemente piccante e moderatamente amaro.

Per l'estrazione dell'olio sono ammessi soltanto processi meccanici e fisici atti a produrre olii che presentino il più fedelmente possibile le caratteristiche peculiari e originarie del frutto. Le olive, raccolte e selezionate manualmente, sono inviate a un frantoio del circuito entro 48 ore dalla raccolta; qui sono sottoposte a molitura e l’olio che ne deriva viene imbottigliato e venduto.

La letteratura profana, con Omero, prediligeva le capacità dell'olio di pulire e igienizzare, perfino il Corano si è soffermato più volte sulle virtù dell'olio, mentre la letteratura cristiana, la Bibbia e altre fonti sacre, citano svariate doti della pianta e del liquido rigoglioso che essa produce. Gli antichi greci che abitavano la Sicilia, introdussero per primi nell'isola tali coltivazioni. Con gli arabi la coltivazione dell'olivo divenne estensiva e molte denominazioni di utensili allora utilizzati restarono patrimonio linguistico della cultura olearia, fino ai giorni nostri. Ancora oggi vengono custoditi questi reperti della cultura contadina olearia, quali "a giarra", "a coffa", "u tumminu", "a burnia". I monaci benedettini e cistercensi divulgarono e razionalizzarono le tecniche di coltivazione degli olivi, promuovendo la diffusione dei frantoi.

L'olio extravergine d'oliva è uno degli elementi essenziali della dieta mediterranea grazie al fatto che esso si ricava dal frutto e non dal seme, particolarità che gli consente di racchiudere varie e importanti qualità organolettiche e nutrizionali. L'olio è molto utilizzato anche per le pietanze cotte, ad esempio per friggere, perché si decompone solo a temperature elevatissime, cioè intorno ai 250-300 gradi.

L’olio extra vergine di oliva D.O.P. Monti Iblei ha trovato in questi ultimi anni un innovato utilizzo nell’arte culinaria e ruolo determinante in pasticceria ad opera di importanti "mastri dolciari” che hanno sostituito totalmente il burro nella preparazione dei panettoni.
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